L’istinto ancestrale della femmina rivoluziona la mia gravità,
la Fatamorgana improvvisamente illude il mio orizzonte.
Con spavalda torsione, nel riflesso della nuova aurora,
appare la visione di un’ombra irriconoscibile e mutevole che mi attira in una dimensione irreale,
nell’intreccio tra terra ed aria, sugli strati del mio corpo e della mia mente.
Se il variare cromatico delle ore di questo infinito giorno esaurirà ogni fonte di luce,
allora l’irrealtà dei miei sogni nutrirà il suo spazio vitale
ed ella affonderà nella mia anima le sue radici illusorie.
Lucia Rispoli, 2 Aprile 2017